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2018-2022

da Ettaro

“Mettete i fiori nei vostri cannoni”

 

Lo slogan degli anni ’60 resiste, oggi più che mai. Calvino, nelle sue metafisiche “le città invisibili” scrive: “L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.” Questo scatto è nato, camminando come molti dei miei lavori -un rituale che mi è necessario-, in una periferia di città, come ne esistono molte. Un campo abbandonato che accoglie spontaneità. Così, una fotografia al giorno per anni sapendo di portare a casa qualcosa che si manifesterà poi. La prosperità di uno scarto che genera incessantemente nuovi significati. Sapersi fermare.

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